40° edizione – 2015
Via San Giuseppe (gia Via delle Viti) è compresa tra il sagrato di questa Chiesa da cui ha inizio e il corso Cesare Battisti. La parte interessata in questa ricostruzione che la vede cosi come si presentava attorno agli anni 1960/65 va dalla scalinata comunale appunto detta “A Scava da Cumuna” fino allo sbocco della soprastante strada di Catoja .
Nel 40° anniversario della nostra attività abbiamo voluto rappresentare questa zona di Lago, ovviamente per la sua prossimità alla chiesa di San Giuseppe, ma anche e soprattutto perché rappresenta il luogo di infanzia e dei ricordi più cari di alcuni degli autori.
Ricordi condivisi con tanti paesani, che prendono forma nelle botteghe artigiane dei fratelli Egisto e Antonio Zaccaria, in cui il primo dava forma e vita alla creta di Margi ed il secondo faceva un arte della lavorazione del legno. Nella casa di fronte,il cognato Francesco Scanga, (mastru Ciccu di Sciani) assieme alla moglie Chiara, apriva le porte di casa a tutti coloro che volevano fare visita al suo presepe che puntualmente ogni anno realizzava per la gioia dei figli e del vicinato… A mezzanotte di Natale in punto, al suono delle campane indossando un lenzuolo bianco, un altra figura indimenticabile della storia locale Mastro Ciccu e Gnazziu, al secolo Procopio Francesco si accingeva a “Vattiare u Bumbinu” nel Presepio, al canto della ninna tradizionale composta dall’organista Ferdinando Posteraro (zu Jecu)
“ S’Incensi e si onori il Nato Bambino l’Infante Divino, che il nostro destino felici farà”
….. e poi ancora ….
” Qui ne manca l’alimento, non ho panni, Figlio mio, dormi, pur sostentamento, questa pappa di darà, mio Bambin dormi e riposta che tua Madre veglierà…..”
Ricordi di vita in una via come tante di Lago…. in meno di cento metri erano concentrate tante attivita…. Tre botteghe da falegname, la prima proprio ai piedi della scalinata il cui titolare era un altra caratteristica figura paesana, mastru Rahele du Marroccu, e l’ultima alla fine della via di mastro Procopio, in cui tre generazioni di falegnami hanno nobilitato il mestiere di San Giuseppe.
A meta della via a sinistra, u Largu, in cui nel magazzino sottostante la casa dei Gesimina il giovane mastro Girlando Politano, nel lontano 1928, creava i pastori che compongono questo Presepe, dando corpo e fattezze alle figure di una storia sacra che il Parroco Posteraro gli aveva dato nel commissionargli la pregevole opera.